Sinossi

La stand-up comedy di Marco Falaguasta, Tiziana Foschi, Alessandro Mancini regia di Tiziana Foschi, prodotta e distribuita dalla Good Mood di Nicola Canonico, racconta storie su esperienze più o meno condivise, dove l’interprete preferisce condividere situazioni sulle quali ironizzare cercando la complicità degli spettatori. Lo spunto che fa da cornice allo spettacolo è questo: qual è, oggi, il ruolo di un padre di famiglia e come è cambiato negli ultimi anni? Da qui, viene facile il paragone con l’infanzia delle generazioni precedenti a quelle dei giovani nati a ridosso del nuovo millennio. Abissali, ad esempio, i divertimenti che ci si concedeva nel tempo libero: le feste fra compagni vissute in case vicine a quelle dove si abitava; passare una notte nel fine settimana dagli amici, a patto che ciò non arrecasse disturbo; festeggiare il Capodanno non in famiglia e a patto che ci fosse il consenso da parte dei genitori; ricevere in regalo e girovagare per Roma con il motorino Ciao, purché non si andasse troppo veloci. Un mondo, quello raccontato da Falaguasta, che oggi appare distante e che è irrimediabilmente andato perduto in termini di vita quotidiana. Una realtà certamente più umana, fatta di rapporti schietti e genuini, non mediati da tecnologie di alcun genere.
Fra un racconto personale e la parodia di una situazione realmente accaduta, Falaguasta si muove con agilità. Lo spettacolo è una tessitura di monologhi che hanno un inizio e una fine, ma che insieme costituiscono i capitoli di un’unica storia: la costruzione di un rapporto maturo, fatto di affetto e non di distanza e silenzio, tra un padre e sua figlia – un confronto generazionale tutt’altro che facile e scontato.
Si ride molto e ci sono momenti teneri dove Falaguasta mette a nudo tutta la sua fragilità e un sentirsi spesso inadeguato; allude a come ci si approccia con facilità sui social, senza corteggiamento, e alle incomprensioni che scaturiscono tra genitori e figli, tanto da non avere, appunto, il tempo di piacersi.
Lo spettacolo utilizza la tecnica di scrittura ironica tipica di Ennio Flaiano, secondo la quale basta raccontare la realtà nelle sue assurdità senza dover fare nulla di più per suscitare una sana e, ci si augura, rigeneratrice risata.

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